garde
          


L'esumazione del 1840
Le incongruenze storiche



         ouverture  



   
In mancanza di prove assolute, qualche indizi permettendo di revocare in dubbio
l'identità dell'esumato del 1840 a Sant'Elena, con la persona di Napoleone.



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1º:

 
La maschera Antonmarchi è falsa;
Esso fu dimostrato sul sito - napoleon1er.com - ed è il risultato di un lavoro di collaborazione guidato dai miei propri lavori.
Se il parere del Ministero della Cultura è positivo, questa dimostrazione sarà ripresa da esperti per arrivare alle stesse conclusioni.

2º:

I recipienti che contengono l'uno, lo stomaco di Napoleone, l'altro il suo cuore sono stati piazzati negli angoli della bara
(testimonianze del Dr Antonmarchi e del governatore inglese Hudson Lowe).
Si ritroveranno fra le gambe dell'esumato del 1840!

3º:

Napoleone ha la testa completamente rapata (operazione fatta in due tempi).
Marchand nel 1840 dice " I capelli che rimangono sono intatti "
e si preleverà persino una ciocca di quei capelli (detta: " ciocca di Bovis").

4°:

Nel 1821, Marchand narra la presenza dell'Ordine della Riunione.
Nel 1840, questa decorazione è scomparsa.
Non solo la cucitura degli stivali ha ceduto in modo simetrico, ma attraverso salgono quattro dita dei piedi che sono nude.

5°:

Tutti i testimoni del 1821 fanno menzione della presenza dei speroni. Nel 1840, nessuno ne parla !
Il figlio di Las Cases constata que i tacchi dei stivali sono appoggiati contro la bara.

Domanda :dove sono finiti gli speroni ?

6°:

Non solo la cucitura degli stivali aveva ceduto in modo simetrico,
ma attraverso spuntavano fuori quattro dita dei piedi ed erano nude

  Domanda : dove sono passate le calze di seta che, nel 1821, furono passate ai piedi di Napoleone ?


7°:

Nel 1821, la testimonianza di Bertrand fa menzione dei cordoni e medaglie che decoravano l'uniforme del giacente imperiale.
Nel 1840, un solo cordone passato sotto l'abito, e una sola medaglia,
si sarà sbagliato Bertrand ?


rigo

Disegno fatto da Rigo " L'apertura del feretro nel 1840"

sautoir

Dipinto di Ary Scheffer   
 " Napoleone sul suo letto di morte nel 1821 "
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Ecco " gli indizi " che permettono di mettere in dubbio la vera identità del presunto corpo di Napoleone Primo Se nel senso giudiziario non ci sono prove basterebbe procedere ad una analisi dell'ADN del pezzo di pelle prelevato sul corpo esumato dal Dottor Guillard, pezzo di pelle che si trova esposto agli Invalidi a Parigi) ; (cf.la corrispondenza del Tenente Colonello Chaduc) e compararlo con l'ADN delle discendenti di Carolina Buonaparte.

Casomai le due analisi ADN fossero identiche, l'affare sarebbe chiuso, come lo fu quello per dimostrare se il piccolo Luigi XVII fosse sopravvissuto alla prigionía del Tempio. Nel caso contrario, diventerá legittimo il fatto di procedere all'apertura della Tomba Impériale negli Invalidi.



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Esaminiamo ora con più precisione certune di queste testimonianze :


Testimonianza di Emmanuel Pons de Las Cases
Per differenziarsi da suo padre egli firmava Pons de Las Cases).
Diario scritto a bordo della "Belle Poule" (Cf. BN lb51.4944; p.234)
Questa nota concerne i punti 1, 2, 3 e 4.



1


"Quando il foglio di latta fu tolto,
a prima vista non si scroprí che una massa informe con le estremitá appoggiate sui talloni ed i piedi degli stivali;
la cucitura si era aperta e aveva lasciato uscire le estremità dei piedi lasciando distintamente vedere varie dita...]
Tutt' intorno ai piedi non si riconosceva più il cuoio dei stivali, però era rimasto nero sul resto dei gambali. [...]



2


Testimonianza del Dottor Rémy Guillard.
Chirurgo-maggiore a bordo della "BellePoule".
Philippe de Rohan-Chabot, "Les cinq cercueils de d'Empereur" (I cinque feretri dell'Imperatore),
ricordi inediti di Philippe de Rohan-Chabot, prologo e note di René de Chambrun,
France-Empire, 1985 ; p.173 a p. 177.



"Le gambe erano rinchiuse nei stivali ma, a seguito della rottura dei fili,
le quatre ultime dita dei piedi trapassavano da ogni parte.
La pelle di queste dita era d'un bianco opaco e guarnita d' unghie. [...]
Nota : concerne i punti 4 e 5.



3



Testimonianza di Rohan-Chabot.
Commissario del Re Luigi-Filippo : idem ; p. 90.



"Le gambe sono prese nei stivali ;
le cuciture sono rotte, sporgono quattro delle dita d'ogni piede che sono bianchissime."
Nota . concerne i punti 4 e 5.

" In nessun momento questi tre testimoni fanno menzione dei speroni. "


4


Testimonianza del Gran Maresciallo Bertrand
Cuaderni di Sant' Elena, Gennaio-Maggio 1821,
decifrati ed annotati da Paul Fleuriot de Langle,
Editions Sulliver, 1949 ; p.197.



Il 6 maggio.
" Alle ore quattro, abbiamo rivestito l'Imperatore con l'uniforme dei Cacciatori della Guardia,
con i suoi stivali, speroni, cordoni, medaglie, croci, cappello."


5


Testimonianza di Louis Marchand
Memorie, 2º volume pubblicato nel 1955
dal commandante Lachouque.



"Gli mettemmo una camicia bianca, una cravatta di mussola bianca e in cima un colletto di seta nera que si attaccava dietro con una fibbia,
delle calze di seta bianca, un pantalone di casimir bianco,
una giacca della stessa stoffa, l'uniforme verde con rovesci rossi dei Cacciatori della Guardia,
decorato con gli ordini della Legione d'Onore, delle Corona di Ferro, della Riunione,
della placca e del cordone della Legione d'Onore, dei stivali alla scudiera e il suo cappello con coccarda tricolore.[...]"


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Il feretro del 1840 non s'incastra nel carro funebre del 1821 Nel carro funebre del 1821,
lo spazio previsto per il trasporto del feretro era delimitato da tasselli con la forma esatta della cassa,
però la bara del 1840 non s'incastra più nello spazio originale.


corbillard

Carro funebre del 1821

Un click sull'immagine vi permetterà di vedere ,
sul sito Napoleon1er.com il carro funebre nel suo insieme


Planche Originale

Assa originale del feretro del 1840


1cm...


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Vediamo ora il pro ed il contro di questi argomenti:


A


Gli stivali potevano avere un difetto di fabbricazione (per esempio al livello della cucitura alla punta dei piedi)
sarebbe dunque logico che questo punto debole sia apparso in modo simetrico ad ogni lato dei stivali.

 
contra :

In quell'epoca 1815-1820, gli stivali non sono fatti a macchina ma sono il frutto del lavoro di stivalai
che li lavorono, a mano, uno ad uno. Per di più il filo da calzolaio è molto solido, bagnato in pece per renderlo
imputrescibile (Museo Arti e Mestieri a Parigi).
Se gli stivali hanno ceduto (è precisato che il cuoio era molto sottile), sarebbe stato piuttosto all'altezza dell'alluce,
verso l'alto lasciando la cucitura intatta…e quì non è il caso ! Il consumarsi dei fili è molto sospetto !




  B


Le calze di seta si sono consumate al livello dell'apertura dei stivali essendo esposte le loro
estremità e sono rimaste intatte all'interno dei stivali continuando di rivestire le gambe ed i piedi...

  contra :

In effetti, la seta è relativamente fragile, ma per quale ragione,
l'estremità dei stivali essendosi aperta, le calze abbiano dovuto soffrire dello stesso fenomeno ?
Sottolineamo che in questo caso non esiste nessun logorío dovuto a strofinamento. Logorío del tempo ?
Delle calze di seta provenienti da Sant' Elena sono esposte da decenni nel Museo dell'Isola d'Aix,
alla luce e al calore e sono intatte ! Esposizione ai gas dovuti alla decomposizione del corpo ?
Quale decomposizione visto che il corpo è quasi intatto, come mummificato ?
Per di più , se le calze di seta si sono aperte alle estremità dei piedi come si può spiegare che si siano
raggrinzite al punto di scendere più in giù delle dita dei piedi ?
Questo implica un importante strappo, inspiegabile per il solo gioco degli elementi naturali.
(logorío, esposizione ad un eventuale marcitura, ecc.)





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